Quale sarà la vera ricetta del Gianduiotto? Proprio questa la domanda a cui le aziende produttrici stanno provando a rispondere.
Il Comitato del gianduiotto di Torino IGP, composto da imprenditori e cioccolatieri e sostenuto dalla Regione Piemonte, sta discutendo con l’azienda dolciaria svizzera Lindt sulla ricetta del gianduiotto, il noto cioccolatino prodotto con nocciole piemontesi. Il comitato e la Regione vorrebbero infatti ottenere la denominazione di Indicazione geografica protetta (IGP) per il gianduiotto, ma Lindt ha chiesto di cambiare la ricetta considerata originale per aggiungere nuovi ingredienti e ridurre il quantitativo di nocciole: proposte che il comitato ritiene inaccettabili.
Lindt vorrebbe introdurre l’uso del latte in polvere, non previsto dalla ricetta originale ma comunque diventato piuttosto comune, e abbassare la componente minima di nocciole dall’attuale 30 per cento al 28 per cento.
Chi avrà ragione?