Sessant’anni fa nasceva il “Re del terrore” Diabolik, inventato dalle sorelle Giussani; il Museo Nazionale del Cinema di Torino lo celebra in concomitanza con l’uscita dell’attesissimo film Diabolik dei Manetti bros con Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea e Alessandro Roia.
La mostra Diabolik alla Mole, a cura di Luca Beatrice, Domenico De Gaetano e Luigi Mascheroni, è ospitata al piano accoglienza del Museo Nazionale del Cinema, un nuovo spazio espositivo finora mai utilizzato e che completa il percorso di visita tradizionale.
Diabolik è un personaggio con un legame davvero particolare con Torino: le sorelle Giussani dichiararono pubblicamente di essersi ispirate a un fatto di cronaca nera accaduto a Torino per ideare il loro personaggio. Mercoledì 26 gennaio 1958 un uomo era stato brutalmente ucciso e il suo assassino s’era firmato Diabolich, sfidando la polizia attraverso lettere e indovinelli. Resta alla memoria come l’assassino di via Fontanesi.
Il primo numero, uscito il 1º novembre 1962 portava il titolo Il re del terrore. Diabolik è un ladro spietato e quasi sempre vincente. Fidanzato inizialmente con Elisabeth Gay, nel terzo numero della serie incontra la bellissima Eva Kant, che diventerà la sua compagna di vita; il loro costante scopo è rubare denaro e gioielli.
Quella del Museo del Cinema è una mostra-evento, un concetto visivo attorno a cui si aggrega ovviamente il cinema, con foto e materiali di scena del nuovo film, come ad esempio la ghigliottina apparsa nell’albo numero 3 del fumetto, che ispira la vicenda narrata dai Manetti bros.
Ma c’è dell’altro. La cura di Eva Kant per il design, specchio dello stile di vita moderno nei primi anni ’60, così come la passione per l’arte (Diabolik rubò un quadro per lei, giurandole amore), hanno stimolato il progetto di allestimento, un vero e proprio viaggio dentro le oscurità dei rifugi sotterranei della coppia diabolica con mobili e arredi del tempo, tra cui la lampada Taccia dei Castiglioni e la chaise long Le Corbusier, e opere d’arte dal gusto pop ripensate come un omaggio all’inafferrabile criminale e alla sua complice. Inoltre – accanto a fumetti, tavole e disegni originali, e rarità provenienti dall’archivio della casa editrice Astorina e da collezionisti privati – attraverso le immagini dell’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo, si ricostruisce il clima da cronaca nera delle metropoli del Nord Italia, in quella linea criminale che unisce Torino e Milano attraverso le “imprese” della malavita in quei coloratissimi e “neri” anni Sessanta. Intesa Sanpaolo è main partner di Diabolik alla Mole.
Dopo lo spettacolare videomapping che per tre settimane ha “vestito” la Mole Antonelliana con le sfolgoranti immagini del film, arriva un esclusivo contenuto in VR che permetterà allo spettatore di immergersi a 360° nell’atmosfera del film e in particolare di scoprire il misterioso covo del Re del terrore. Da non perdere Diabolik VR Experience, un corto di 1’32” realizzato da Omar Rashid Gold Productions per Rai Cinema, girato in VR360 nel misterioso covo di Diabolik.
L’omaggio che Torino fa a Diabolik si completa al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino con la mostra Colpo grosso al museo, a cura di Giosuè Botto Cohen che, fino al 6 marzo 2022 e con un allestimento dedicato, celebra i 60 anni la Jaguar E-Type, la mitica auto di Diabolik.
Link alla biglietteria del Museo del Cinema
Ingresso solo alla mostra Diabolik alla Mole (spazio espositivo al piano accoglienza): biglietto unico 5 €
Link alla biglietteria del MAUTO
In occasione dell’omaggio a Diabolik, il Museo Nazionale del Cinema e il Mauto hanno attivato la reciproca riduzione sul biglietto di ingresso: presentandosi in cassa di uno dei due musei con il biglietto dell’altro si avrà diritto alla tariffa ridotta.