Proviamo ad uscire dal nostro locale ed a raccontare qualche curiosità nei luoghi vicini.
E nel susseguirsi di palazzi barocchi e di portoni maestosi ci ritroviamo in una via carica di simboli e significati nascosti. Ed è facile ritrovare curiose realizzazioni che raccontano storie strane, curiose e misteriose.
Percorrendo la traversa della nostra Piazza Solferino, denominata Via Lascaris, è possibile individuare nel marciapiede dei curiosi “occhi” dal taglio maligno che si aprono ai piedi del palazzo d’angolo. Antica sede di una Loggia Massonica, le feritoie sono in realtà delle prese d’aria e di luce per i locali sotterranei, dove si tenevano le riunioni segrete della Loggia. Non si può fare a meno di sentirsi come “osservati” da forze occulte e misteriose… La stessa sensazione che si ripete nei vicini edifici, come l’omonimo Palazzo Lascaris (Sede del Consiglio Regionale), la cui facciata è disseminata di volti, a volte grotteschi, che si affacciano sulla strada.
Sono più di duecento i mascheroni in stucco che ornano le facciate di Palazzo Lascaris. Ad un occhio attento sono ben visibili sopra tutte le finestre interne ed esterne sia del primo che del secondo piano ma anche sulle aperture basse del seminterrato che si affacciano sui marciapiedi e nella parte alta del grande portone d’ingresso del palazzo costruito a metà del ‘600.
Tra i cosiddetti mascheroni ci sono per lo più volti grotteschi che avevano il tradizionale scopo di “allontanare il malocchio”, ma si vedono anche facce di satiri, figure di animali più o meno fantastici, busti che ritraggono imperatori romani e personaggi del passato, possenti telamoni (figure mitologiche maschili) che sorreggono i piani alti, fanciulle in abbigliamento settecentesco che occhieggiano dall’alto. Questa caratteristica la ritroviamo in molti altri palazzi di città. Tra i volti raffigurati, destano maggiore attenzione le varie raffigurazioni di Hermes (il cui nome è legato da sempre alle scienze occulte) e quelle dei cosiddetti “Green Men”, o «uomini verdi»: volti circondati da fogliame o altri vegetali.
Nel periodo barocco, in un periodo in cui venne rivalutata la rappresentazione del grottesco, fu molto usato nella decorazione delle chiavi dei portali e delle roste dei portoni, l’uso dei mascheroni, dove venivano spesso raffigurati sorridenti o addirittura con la linguaccia.
L’origine dell’usanza pare si debba far risalire all’antica Grecia ed era considerato come un segno di benvenuto mentre nel Regno delle Due Sicilie acquistò anche un carattere di protezione dalle sventure, alimentato da una forte superstizione dei committenti di tali opere.
Il mascherone fu usato, dal XVI al XVIII secolo, come motivo decorativo di diverse fontane essendo l’elemento da cui sgorgava l’acqua.
Ma quali riunioni si tenevano nelle segrete stanze del palazzo?
Si sospetta che nei locali sotterranei della palazzina che si può incontrare in via Lascaris si tenessero le segrete riunioni della Loggia Muratoria (impossibile andare oltre il ragionevole dubbio).
Il panorama massonico era a Torino piuttosto complesso e come già abbiamo sottolineato nel nostro post sulla Fontana Angelica, molti simboli inseriti nelle architetture e nei monumenti torinesi, soprattutto a partire dalla fine del XIX secolo, non possono passare inosservati.
D’altro canto lo stesso Alfieri, che abitava poco distante (in Piazza San Carlo) fu uno degli affiliati alla loggia “La mystérieuse”. Questa loggia, fondata nel 1765 a Torino su iniziativa della loggia di Chambery, era una sorta di potente lobby che poteva contare sulla protezione del futuro re Vittorio Amedeo III.
La loggia Muratoria, che si riuniva invece in via Lascaris, nasceva inizialmente come loggia militare, progressivamente aperta anche ai borghesi. Benché a Torino i Libero Muratori trovassero sempre ostacoli a diffondersi per il mancato appoggio della casa reale, rendendola semiclandestina, potevano contare su Alfieri, un “fratello” tanto esagitato da avere qualche problema con altri notabili della Muratoria.
Ed allora iniziate questo percorso, presto aggiungeremo altre tappe a questo minitour intorno al nostro locale.
MA