Il Ristorante Solferino è lieto di annunciare una nuova esposizione d’arte: da oggi sarà possibile ammirare il dipinto di Stefano Merlo, allievo dell’Accademia Albertina di Torino, che raffigura Boaz, uno dei guardiani scolpiti della celebre Fontana Angelica in Piazza Solferino. Il quadro celebra la maestosità della fontana e i suoi significati esoterici, in un’opera che unisce bellezza estetica e simbolismo profondo. La consegna ufficiale del dipinto è avvenuta in un momento ricco di emozioni: Merlo, accompagnato da Laura Audi di Somewhere Tours, ha presentato la sua opera a Simone Crotta, direttore del Ristorante Solferino, immortalando così un nuovo tassello nel racconto artistico della piazza.
La Fontana Angelica: simbolismo e mistero
La Fontana Angelica, inaugurata nel 1929 e realizzata dallo scultore Giovanni Riva, domina Piazza Solferino e racchiude un mondo di significati esoterici. Commissionata dal ministro Pietro Bajnotti in memoria dei genitori Angelica Cugiani e Tommaso Bajnotti, doveva sorgere originariamente in Piazza San Giovanni, con un orientamento verso est per sottolinearne la dimensione spirituale. Ma la decisione di collocarla in Piazza Solferino ha richiesto un adattamento del progetto, portando alla luce l’iconografia mistica che oggi ammiriamo.
L’opera, scolpita in travertino e ornata da figure in bronzo, è diventata simbolo della città e si distingue per le sue quattro figure rappresentative delle stagioni. Le due statue maschili, Boaz e Jaquim, non solo simboleggiano l’Inverno e l’Autunno, ma incarnano anche i guardiani delle Colonne d’Ercole, la soglia tra il mondo conosciuto e l’ignoto. Nella lettura esoterica, Boaz rappresenta le tenebre e l’ignoranza, mentre Jaquim incarna la luce e la conoscenza. Sono loro a reggere gli otri da cui sgorga l’acqua, che simboleggia la conoscenza, riservata a coloro che osano oltrepassare questa barriera verso una consapevolezza superiore.
Un viaggio nell’ignoto: i dettagli simbolici
Alla fontana, i simboli non mancano e si offrono a molteplici interpretazioni. Le due figure femminili che rappresentano Primavera ed Estate sono all’estremità della fontana e incarnano due aspetti della conoscenza: quella sacra e riservata ai pochi iniziati (Primavera) e quella profana, accessibile a tutti ma velata da simboli (Estate). Questo simbolismo richiama la tradizione delle logge massoniche, secondo cui Boaz rappresenta il primo passo verso l’iniziazione, mentre Jaquim è l’emblema della perfezione e della conoscenza assoluta.
La fontana stessa simboleggia il percorso interiore dell’iniziato, un viaggio di trasformazione verso la verità e la consapevolezza. Tra i dettagli più suggestivi, la figura centrale di Medusa, con il suo sguardo enigmatically fissa, sorveglia il passaggio dal profano al sacro, un richiamo ai segreti custoditi tra i due mondi.
L’arte incontra la città: una nuova attrazione al Ristorante Solferino
L’opera di Stefano Merlo rappresenta una celebrazione di questa complessità simbolica. Insieme a Laura Audi di Somewhere Tours, Merlo ha portato l’omaggio artistico dedicato a Boaz al Ristorante Solferino, sottolineando il forte legame tra arte e cultura locale. Per tutti coloro che desiderano scoprire il fascino della Fontana Angelica e il mistero della piazza, l’opera di Merlo è una tappa imperdibile, una finestra su un mondo esoterico che ogni giorno continua ad affascinare.
A chi voglia approfondire, il ristorante suggerisce l’esperienza dei tour esoterici di Somewhere, dove storie misteriose di Torino, dal Portone del Diavolo alle grotte alchemiche, svelano una Torino magica, piena di segreti e leggende.
Per gli amanti dell’arte e del mistero, il dipinto di Stefano Merlo sarà esposto a partire da oggi presso il Ristorante Solferino, dove ogni dettaglio è pronto a raccontare la storia segreta della nostra città.