Storie di vino arte e magia

Piazza Solferino, la Fontana Angelica e I Vini del Ristorante Solferino

Storie di vino
arte e magia

La Piazza, la Fontana Angelica e i Vini del Ristorante Solferino

Piazza Solferino

ARTE

Benvenuti nella storia unica e affascinante di Piazza Solferino, dove l’arte, la cultura e la tradizione si fondono nei nostri vini esclusivi.

La Fontana Angelica

MAGIA

Lasciatevi trasportare attraverso i misteri nascosti e i sapori autentici di Torino in uno dei luoghi più affascinanti e simbolici della città.

I Vini del Solferino

VINO

Barbera e Arneis, due eccellenze selezionate per accompagnare la nostra cucina e raccontare, sorso dopo sorso, l’anima del territorio.

Arte

Una piazza misteriosa e affascinante.

 

Arte

Piazza Solferino

Benvenuti nella storia unica e affascinante di Piazza Solferino, dove l’arte, la cultura e la tradizione si fondono nei nostri vini esclusivi.
Lasciatevi trasportare in un viaggio attraverso i misteri nascosti e i sapori autentici di Torino.

Direttore Del Solferino:

Simone Crotta

“Questo progetto non è solo un omaggio alla bellezza architettonica di Piazza Solferino, ma anche un modo per collegare il nostro territorio ai sapori dei nostri vini, che incarnano l’essenza di questa piazza così ricca di storia e mistero.”

Somewhere Tours:

Laura Audi

“Il Solferino in una piazza così bella e importante come Piazza Solferino non può che essere un luogo di fascino e magia, proprio come i nostri tour che esplorano i segreti esoterici di Torino.”

Magia

La Fontana Angelica di Piazza Solferino è un monumento ricco di significati nascosti e simboli esoterici, situato proprio di fronte al nostro ristorante.

Approfondisci con una lettura intrigante e misteriosa...

La fontana misteriosa di Piazza Solferino
Allo sbocco di Piazza Solferino in via Pietro Micca la fontana Angelica è diventata un simbolo di grande rilevanza, un monumento con tanti significati nascosti, posto proprio di fronte al nostro Ristorante.
Fu inaugurata il 28 ottobre 1929, realizzata per opera dello scultore Giovanni Riva e fu commissionata del ministro Pietro Bajnotti che, alla sua morte, nel 1919 devolse 150.000 lire perchè venisse costruita a ricordo dei suoi genitori, Angelica Cugiani e Tommaso Bajnotti.
L’installazione avrebbe dovuto sorgere sulla piazza San Giovanni, orientata verso il Duomo, cioè ad est, dove sorge il sole e comunque in un luogo molto importante per le sue coordinate esoteriche.

Nel 1920 la commissione incaricata alla costruzione della Fontana ritenne opportuno spostare l’ubicazione della statua in piazza Solferino.
E non priva di polemiche fu l’assegnazione del lavoro allo scultore Riva.
Le cronache del marzo del 1922 testimoniano:
“Il Consiglio comunale approva la decisione della giuria per il concorso della Fontana Angelica di affidare l’esecuzione dell’opera allo scultore Giovanni Riva.
La nuova fontana sorgerà sulla testata dell’aiuola di piazza Solferino prospettante lo sbocco con via Pietro Micca in un punto centrale, dove più ferve la vita cittadina e che, come è facile prevedere, vedrà con gli anni crescere l’animazione ed il transito: sarà costruita in travertino con gruppi in bronzo ed avrà il vantaggio di poter trovare nelle masse arboree del giardino la decorazione più opportuna. L’artista avrà diciotto mesi di tempo per l’esecuzione dell’opera”.
In realtà Riva ci metterà quasi sette anni a completare il lavoro.
L’artista torinese, un autodidatta, lavorò di scalpello per sette anni, facendo e rifacendo, volontariamente recluso nella palestra della scuola Silvio Pellico che il Comune gli aveva messo a disposizione i particolari di una fontana che sembrava essere quasi maledetta.

La prima difficoltà fu legata al lascito che ne avrebbe permesso la realizzazione: i soldi, 150 mila lire, li aveva donati alla città di Torino il ministro plenipotenziario Paolo Baynotti, morto nel marzo del 1919, ed erano destinati a una fontana monumentale che si doveva chiamare Angelica (nel ricordo dei suoi genitori Tomaso e Angelica) ed essere costruita entro trenta mesi dalla sua morte in piazza San Giovanni e in “stile gotico medioevale”. 

La commissione le lascia solo il nome, ma la vuole “in stile liberty” e collocata in piazza Solferino.
Secondo Laura Audi, studiosa di esoterismo torinese e creatrice del noto tour Torino Magica® – “non è un caso che la commissione di fatto sposti la collocazione della fontana Angelica dall’originale progetto di fronte al Duomo a Piazza Solferino.
Si temeva forse la presenza nel gruppo scultoreo di simboli eminentemente massonici e in chiaro contrasto con il cattolicesimo romano. 
Di fatto, la fontana Angelica prende vita con una parte frontale che rappresenta le quattro stagioni, eminentemente essoterica (aperta a tutti), e una parte meno visibile perché retrostante, di chiara matrice esoterica (dal greco esoterikos ossia nascosto ai più) e massonica”.

La posizione originale voleva che la fontana puntasse verso Est; spostando la statua fu necessario modificare il punto di osservazione delle due statue maschili Inverno ed Autunno, rispettivamente Bo’az e Jachin, che rappresentano i guardiani delle colonne di Ercole, la soglia che porta alla conoscenza. Bo’az e Jachin reggono degli otri dai quali sgorga l’acqua che simboleggia lo conoscenza con la quale gli esseri umani si abbeverano. Tra le due figure maschili si apre un varco perfettamente regolare che rappresenta la il passaggio verso la conoscenza sorvegliato da Bo’az e Jachin oltre le colonne d’Ercole, la rappresentazione simbolica della Conoscenza Magica nei termini della Massoneria.

La fontana simboleggerebbe quindi la trasformazione interiore che l’iniziato deve compiere per raggiungere la vera conoscenza, per raggiungere la perfezione.

Secondo la teoria massonica, il punto più alto della Conoscenza di Magia Bianca sarebbe stato storicamente il Cristianesimo, le logge massoniche però ritengono che questo non sia un punto di arrivo in quanto la vera conoscenza è un itinerario in continuo divenire.
Per questo motivo, tra le altre cose, la massoneria non riconosce il cattolicesimo romano e il Papa, seppure sia legata fortemente al Cristianesimo e al Vangelo secondo Giovanni.
Un messaggio dunque difficile e criptico che soltanto coloro che sono iniziati possono conoscere e che si trova proprio sul retro della fontana Angelica, oltre le “Colonne d’Ercole in pietra”.
Come poter capire allora qualcosa in più di questa misteriosa storia legata alla nostra centralissima piazza?

Due le soluzioni che scherzosamente, ma non troppo, proponiamo: venire ad ammirare la fontana dal punto di vista del nostro ristorante, abbinando una rilassante e raffinata cena o partecipare ad uno dei magnifici tour di Torino Magica organizzati dall’agenzia torinese Somewhere.
Un percorso intrigante e curioso tra volti inquietanti, enigmi massonici e simboli esoterici prende vita attraverso il mistero del Portone del Diavolo, gli spettrali dragoni, la leggenda delle grotte alchemiche, per culminare nella donna velata che regge il calice del Sacro Graal, sotto l’occhio attento dei fantasmi più famosi.
Tutta la magia di una città in un itinerario che racconta la trasmutazione e il mistero di Torino.

MA

Laura Audi – Direttore Tecnico Somewhere Tour Operator in esclusiva per Ristorante Solferino

Magia

La Fontana Angelica

Costruita nel 1929 dallo scultore Giovanni Riva, la fontana rappresenta un intreccio tra la conoscenza sacra e quella profana.

La parte frontale, con le sue figure rappresentanti le quattro stagioni, si contrappone alla sezione retrostante, che simboleggia il cammino verso la conoscenza e la perfezione spirituale.

Vino

I nostri vini non deliziano solo il palato, ma raccontano una storia, intrecciando l’arte, la cultura e la tradizione di Piazza Solferino.

Roero Arneis

Il Guardiano

Nato sulle colline sabbiose del Roero, l’Arneis è un vino che porta con sé secoli di storia e tradizione. Per lungo tempo è stato il compagno discreto del Nebbiolo, coltivato accanto a lui nei vigneti per il suo ruolo di guardiano: le sue uve dolci attiravano gli uccelli e li distoglievano dai preziosi grappoli di Nebbiolo.

Qui, in Piazza Solferino, Il Guardiano veglia sulla fontana Angelica e accompagna i sapori della nostra cucina, in un viaggio tra modernità e tradizione.

Nel tempo, l’Arneis ha saputo conquistarsi un posto d’onore, rivelando un carattere elegante, raffinato e fresco, avvolgente e capace di rispecchiare la bellezza delle terre da cui proviene: un equilibrio di mineralità e profumi, che evocano fiori bianchi e frutti a polpa gialla.

Barbera D’Alba

L’Angelica

In onore delle due sculture femminili della Primavera e dell’Estate che dominano il fronte della fontana. Quando giovane, la Barbera presenta note marcate di ciliegia fresca e prugna, catturando l’essenza vivace della Primavera. Invecchiando, come succede durante l’Estate, raggiunge la piena maturità, diventando più morbida e rotonda, con sentori più profondi e marcati.

Vibrante e generosa, la Barbera d’Alba è da sempre il cuore pulsante della viticoltura piemontese. Un vino che racconta la storia di una terra operosa, capace di evolversi nel tempo mantenendo intatta la sua anima autentica. Un calice che si lega alla città, ai suoi racconti e al piacere di stare insieme.

La nostra Barbera rappresenta quindi due aspetti della femminilità: la giovinezza e la vivacità della Primavera, in contrapposizione alla maturità e consapevolezza dell’Estate.

Vieni a provarli…

Ristorante Solferino

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Scopri i sapori autentici del Piemonte in un’atmosfera raffinata a due passi da Piazza Solferino e dalla Fontana Angelica.

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Somewhere

Torino Magica® Tour

Un percorso intrigante e curioso, tutta la magia di una città in un itinerario che racconta la trasmutazione e il mistero di Torino.