Nebbiolo: il vitigno nobile piemontese

È sicuramente una delle varietà più esigenti di vino, tanto da essere accostato al Pinot nero di Borgogna, e al di fuori del Piemonte difficilmente trova territori adatti ad esaltare le sue qualità.

Ed in Piemonte, dove trova le condizioni ideali, genera vini di grande carattere, in grado di evolvere per una decina di anni e di trasmettere nelle fragranze le unicità del territorio.

E’ senza dubbio il vitigno piemontese più importante, quello che genera, sulle colline che circondano Alba, i vini d’invecchiamento più importanti.

Un vitigno che trae le proprie origini dalle “nebbie” autunnali che avvolgono le colline delle Langhe, nel periodo in cui gli acini raggiungono la giusta maturazione.

Una leggenda racconta di un monaco che coltivava una piccola vigna da cui ricavava del vino ad uso personale. Un mattino trovò la vigna avvolta da una fitta nebbia, collegò l’evento come un ammonimento da parte del Signore e subito smise di occuparsi della vigna per dedicarsi alle preghiere. Quando arrivò il tempo della vendemmia la nebbia scomparve, lasciando i grappoli oramai maturi a risplendere al sole. Del nebbiolo si hanno notizie sin dal XIII secolo.

L’uva Nibiol viene citata infatti in un documento del 1266 della Castellania di Rivoli: la produzione  delle vigne di proprietà del Conte Umberto de Balma ammontava a 306 sestari (il sestario è una unità di misura e corrisponde a circa 40 litri), quindi circa 123 ettolitri.

Questa presenza  viene confermata da Stanislao Cordero di Pamparato in ‘Documenti per la storia del Piemonte (1265-1300)” e dai numerosi pellegrini che percorrevano la via Francigena che da Torino attraverso la Val di Susa saliva fino al Monginevro.

Anche nel ‘300 si parla dell’uva “Nubiola”, così me, nel ‘400 il Vescovo di Torino esigeva botti di Nebbiolo invece del canone d’affitto per le terre date in affitto della chiesa.

Molti sono i sinonimi con i quali il vitigno è conosciuto nelle altre aree di coltivazione: Spanna nel Novarese e alto Vercellese; Picotendre o Picoultener in Valle d’Aosta e nell’alto Canavese;  Prunent in Val d’Ossola; Chiavennasca in Valtellina.

E noi, nelle prossime settimane, racconteremo storie, tradizioni e caratteristiche dei più importanti e nobili vini nati da questo eccezionale vitigno, a partire dal famosissimo e sofisticato Gattinara.

MA

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