Iniziamo a pensare di essere un Ristorante con propensione cinematografica.
Dopo aver ospitato Danny Glover, a Torino per girare un film di un giovane regista torinese ed aver avuto l’onore di poter festeggiare il compleanno dello stesso Glover, abbiamo ricevuto la visita di un altro grande attore, Udo Kier.
Anche Kier è a Torino per girare “Ulysses, a dark odyssey”, una rivisitazione del mito di Ulisse scritta da Andrea Zirio (che è anche il protagonista) e Federico Alotto (che è anche il regista).
La carriera di Kier si è sviluppata a partire dalla fine degli anni ’60 nei film di genere, in particolare horror (Il mostro è in tavola… barone Frankenstein o Dracula cerca sangue di vergine… e morì di sete!!!, prodotti da Andy Warhol e girati in Italia con una seppur primordiale tecnologia 3D).
Nel tempo si è trasformato in un attore di culto, utilizzato per camei di forte impatto da registi come Lars Von Trier, che lo considera un tassello imprescindibile di tutti i suoi film) e anche da importanti produzioni americane (Armageddon, Johnny Mnemonic, Ace Ventura, Blade) ed ancora in produzioni televisive culto come “I Borgia”.
Su tutti però ci piace ricordare un film tedesco del 2009, “Soul Kitchen” diretto da Fatih Akın.
Il film è una passerella della migliore soul music, al punto da non poter pensare per tutta la durata del film di tenere fermo il “fatidico” piedino.
Ma Soul Kitchen è un “cult movie” non solo per la colonna sonora: il film è tutto un congiungersi di meccanismi che generano ilarità, umorismo, leggerezza, allegria, divertimento puro, a volte in modo diretto e incontenibile, altre volte attraverso il filtro del grottesco o del nonsense.
I personaggi sono tremendi, nel senso che sono talmente sfigati e grotteschi che non si può non amarli.
Zinos è il giovane proprietario di origine greca del malandato e malmesso ristorante Soul Kitchen, un vecchio magazzino del quartiere Wilhelmsburg di Amburgo. Il locale è in difficoltà finanziarie e gli ispettori delle tasse chiedono dei pagamenti arretrati a Zinos. Occasionalmente una band punk rock usa il ristorante come sala prove, ma non paga mai affitti. Un vecchio marinaio, Sokrates, lavora continuamente alla sua barca nel magazzino, ma non riesce mai a pagare l’affitto.
E’ solo l’inizio di un film che non potete non guardare.
E Udo Kier?
Kier è l’incredibile rappresentazione del cattivo per antonomasia: non occorre che faccia o dica nulla di particolare per rendere odioso il suo personaggio, un imprenditore che dovrà sviluppare l’area dove si trova il ristorante dopo che è stata “rilevata” da Thomas. Basta guardarlo in volto e si avverte già un’immediata antipatia nei suoi confronti e nei confronti delle mentine che mangia in continuazione e che saranno causa di una imprevista svolta…
Ed anche da noi Udo ha realizzato un Cameo, quando ha pensato bene di “gestire” una prenotazione telefonica…