Si erano spenti da poco più di un anno i riflettori sulla Torino del sogno olimpico e da qualche mese la metropolitana non era più un sogno, da Collegno a Porta Nuova in pochi minuti, dopo averla sognata per quasi settant’anni.
I due “gianduiotti” di Piazza Solferino, ideati da Giorgetto Giugiaro per Torino 2006 erano ancora in bella mostra nella Piazza, a far compagnia al monumento equestre ed alla Fontana Angelica.
E il 4 gennaio 2008, in una piazza simbolo per i torinesi, Andrea Ambrogini raccoglieva una sfida importante.
Al civico 3, dove già alla fine degli anni ’30 il Ristorante “Cesare” cucinava e raccontava la tradizione piemontese a tavola e dove nel 1968 era arrivata la cucina toscana dei Falaschi, famiglia che per 40 anni ha lavorato a consolidare l’immagine del Solferino, Ambrogini ha rilevato il Ristorante, avviando una gestione allo stesso tempo legata alla tradizione, ma anche pronta alla sperimentazione.
Conservando lo stile classico e l’accoglienza tipiche del locale, la proposta di un ammodernamento della carta ed un radicamento nella tradizione enogastronomica piemontese si è affermata giorno dopo giorno.
Lo stile dei locali Ambrogini, la cura nei dettagli, l’abbinamento di ingredienti, preparazioni e vini sempre meticoloso, si è rapidamente armonizzato alla placida eleganza di un luogo simbolo di Torino.
Dieci anni accanto ai clienti, ogni giorno, con un servizio 7 giorni su 7, addirittura potenziato da un orario continuato in momenti topici per la città, ad esempio per l’Ostensione della Sindone, nei « ponti » turistici, nei momenti in cui la città voleva mostrarsi in tutta la sua bellezza.
E oggi siamo pronti a stupire, con semplicità, impegno e mestiere tutti i nostri clienti, con un bagaglio di esperienze importante e con una conoscenza radicata della storia, delle tradizioni e delle dinamiche di una splendida città.
Il futuro? Lo stiamo costruendo ogni giorno, con impercettibili, ma continue evoluzioni, alla ricerca di un modello di ristorazione sempre all’altezza e attenti a quelli che sono i feedback dei clienti, le loro impressioni, i suggerimenti.
Un desiderio prima di spegnere le 10 candeline?
Poter scrivere tra 10 anni 20 righe come queste con tutta l’emozione di oggi.